Il racconto della prima serata del nostro Festival
File e file di poltrone salivano ordinate lungo il dolce pendio della platea e la più ripida pendice della galleria. Sui suoi lati spuntavano timidi alcuni sedili, puntini rossi nel fascio di luce dei faretti. Il velluto delle poltrone brulicava di vita, mutando a ogni sguardo, come se già animato dai futuri spettatori. Alla calma di questa scena si contrapponeva l’andirivieni del palco. I passi veloci e concitati tradivano l’emozione del gruppo: mai Politics Hub aveva organizzato un evento di questa portata. Col passare dei minuti però tutti si erano dileguati, sparendo dietro le quinte. Ora in teatro non riecheggiava che il brusio dell’ingresso, dove si radunavano i primi spettatori. Non molto tempo dopo sbucavano uno dietro l’altro dalle porte d’entrata, animando la sala con saluti e sorrisi tra vecchi amici e nuove conoscenze. Sul palco però aleggiava ancora incertezza e tensione: qualcuno mancava all’appello. Il tempo, però, era finito, non si poteva più aspettare.
Da mesi ormai si preparava quel momento. Già nei primi di settembre alcuni soci avevano iniziato a parlare di questa serata. Il primo nodo da sciogliere era ovviamente il tema: era vitale trovare una questione vicina tanto agli organizzatori quanto al pubblico. Tra le tante opzioni sul tavolo a spuntarla è stato il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), un’iniziativa troppo importante per essere ignorata. La trattazione però si preannunciava tutt’altro che semplice. Tra le moltissime chiavi di lettura occorreva trovare quella che interessasse i diversi background di organizzatori e pubblico, senza però perdersi in eccessive semplificazioni. Alla fine di lunghi dibattiti si è deciso di parlare di ripresa economica e sociale, articolata in sostenibilità, innovazione, inclusione e prevenzione.
Tutti si sono messi subito al lavoro per contattare gli ospiti, tra speranze e incertezze. Dopo i primi no, sono iniziate ad arrivare le tanto attese conferme, fino a completare l’elenco degli ospiti. Tra loro nomi di primissimo piano, quali la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, gli economisti Elsa Fornero e Carlo Cottarelli, la Vicepresidente della Regione e assessora al Welfare Letizia Moratti e il Presidente di Confindustria Alto Milanese Diego Rossetti. I risultati finali erano una sorpresa per tutti, anche per gli organizzatori, come racconta Andrea Colombo: “La prospettiva di condividere il palco con personaggi di questo calibro era per me impensabile fino a pochi mesi fa, e ora era una realtà concreta”.
Confermati gli ospiti, Politics Hub si è messa subito al lavoro per preparare un evento che fosse formativo tanto per i soci quanto per il pubblico. L’organizzazione in tal senso è stata azzeccata: la suddivisione dei temi è combaciata coi gusti degli organizzatori e ha così permesso a tutti di approfondire nei minimi dettagli le tematiche trattate. Lavoro poi sfociato nelle domande poste agli ospiti, ricche di dati e spunti originali. Terminata la preparazione, non restava che provare e riprovare le proprie parti in vista della serata finale.
Ma, in fin dei conti, l'unica cosa prevedibile della vita è la sua imprevedibilità. Poco prima dell’evento è arrivata la notizia tanto temuta: la Ministra Bonetti era stata trattenuta a Roma, la sua presenza era in dubbio. Il programma, elaborato nei minimi dettagli, era ora da ripensare completamente. Dopo lo shock iniziale, i moderatori dell’evento, Edoardo Cozzi e Silvia Garbelli, si sono messi subito all’opera, in una corsa contro il tempo. Fino all’ultimo minuto si preparavano a tutte le possibili eventualità, in attesa del responso finale. La videochiamata però è rimasta deserta: l’assenza era confermata. Non restava altro che procedere. Scoccate le 20.45, la serata ha avuto inizio.
Ad aprire è stato Andrea Pagliuca, presidente di Politics Hub. Nel suo discorso ha evidenziato come questo evento fosse un esempio lampante di un nuovo rapporto tra giovani e politica promosso dall’Associazione: i primi non più oggetti passivi, ma soggetti attivi, la seconda non più sorda ai loro spunti, ma attenta alle loro richieste. Terminato il suo intervento, agli spettatori è stato mostrato un video prodotto dall’Associazione, volto a illustrare il panorama socioeconomico attuale e introdurre i temi trattati nella serata. Subito dopo sono saliti sul palco moderatori e ospiti, orfani però della Ministra Bonetti.
Per quanto i temi siano stati variegati, a caratterizzare la serata è stata la ripresa economica, esaminata nelle sue sfaccettature. La prima direttrice di approfondimento è stata la digitalizzazione, problema alquanto spinoso per l’Italia di oggi. La dott.ssa Fornero ha introdotto l’argomento nel suo primo intervento, incitando gli imprenditori a sfruttare l’occasione offerta dallo smart working per ripensare le strutture organizzative della propria azienda. A lei ha fatto seguito il Presidente Rossetti, che ha illustrato la situazione dell'industria italiana in materia e presentato le soluzioni proposte da Confindustria. La seconda direttrice è stata quella della sostenibilità, più che mai attuale in luce della COP 26 appena conclusasi. Il dott. Cottarelli ha presto sostenuto la necessità di coniugare ai sacrifici per la transizione ecologica una crescita economica felice, in grado di sollevare dalla povertà i Paesi sottosviluppati. Il Presidente Rossetti ha poi colto l’occasione per evidenziare come le aziende si stiano impegnando sempre di più su questo fronte, sotto l’influsso dell’attivismo giovanile. La terza direttrice è stata infine quella dell’innovazione, essenziale alla realizzazione dei due punti precedenti. Il dott. Cottarelli, parlando del divario tra Nord e Sud, ha voluto sottolineare la necessità di ottimizzare i sistemi politici e amministrativi del Meridione, ancora vittime delle loro inefficienze. Senza infatti un incentivo ai settori più innovativi sarà arduo attrarre gli investimenti esteri necessari a far prosperare realtà all’avanguardia in campo tecnologico e sociale.
Per quanto riguarda il tema sanitario, la Vicepresidente Moratti ha presentato al pubblico i principi ispiratori della riforma del sistema ospedaliero lombardo. A caratterizzarla è la consapevolezza del proprio impatto su persone, animali e cose e la volontà di essere più vicina al paziente e alle sue esigenze. In tal senso si realizzeranno investimenti nella sanità domiciliare e d’innovazione, aumentando al contempo la resistenza del sistema alle pandemie. A tal proposito la Vicepresidente ha sottolineato l’importanza di una prospettiva più ampia sia in termini spaziali che temporali, accogliendo favorevolmente i trattati sulle pandemie a livello europeo e mondiale.
Infine molto tempo è stato dedicato ai fenomeni demografici che hanno caratterizzato il Paese negli ultimi decenni e i loro effetti sulla politica. Partendo dall’osservazione di un trend demografico che vede una popolazione con sempre meno giovani e sempre più anziani, la dott.ssa Fornero ha sostenuto la necessità di adeguare le politiche previdenziali a questo scenario, criticando così l’indecisione dei politici a riguardo. Il dott. Cottarelli ha poi sottolineato come il problema delle pensioni nasca anche da un problema di bassa natalità, apprezzando in tal senso i passi avanti fatti dal Family Act. I due hanno poi condiviso una riflessione sulla necessità di ripensare il welfare come redistribuzione delle opportunità, così da poter aiutare gli strati sociali più in difficoltà e diminuire le disuguaglianze all’interno del Paese.
Constatata l’ormai irrimediabile assenza della Ministra Bonetti (con la promessa però di presenziare un nostro evento in futuro), ci si è avviati alle dichiarazioni finali, dove tutti gli ospiti hanno illustrato quelle che ritenevano le condizioni necessarie alla piena riuscita del PNRR, con l’augurio che l’Italia sia finalmente pronta a cambiare marcia e tornare sulla retta via.
Dopo mesi e mesi di lavoro, l’entusiasmo degli organizzatori era difficilmente contenibile: dopo i ringraziamenti di rito il palco è stato prontamente invaso dai soci, increduli al pensiero di condividere la scena con pilastri della politica e dell’economia italiana. Una volta scattate le foto di rito è iniziato lo sgombero del palco. Mentre la platea andava via via svuotandosi, i soci erano intenti a riordinare uno ad uno tutti i computer e i cavi nascosti dietro le quinte. Chi era rimasto nelle tenebre per tutta la serata sbucava all’improvviso con apparecchiatura elettronica alla mano, offrendo al malcapitato di turno il compito di corriere. Gli zaini andavano riempiendosi di marchingegni d’ogni tipo, al contrario del palco, ormai quasi deserto. Raccolti e riposti anche gli ultimi strumenti, ci si avviava a tornare a casa. Il teatro, nuovamente vuoto, conservava tutto il suo fascino. Palco, platea, galleria: ovunque regnava la calma. Nonostante i dubbi dell’ultimo minuto, si era riusciti nell’intento: i giovani avevano contribuito attivamente alla vita politica della comunità, e quasi 500 persone avevano risposto presente al loro appello. Finalmente soddisfatti, ai soci non restava che tirare un sospiro di sollievo e prepararsi al prossimo evento.
Mathias Caccia
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