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Il debutto del Caffè Politico

“Il nostro obiettivo è creare spazi di dialogo tra ragazzi che hanno il desiderio di approcciarsi criticamente alle sfide odierne, lontano da ogni logica partitica ed elettorale.”

Con questa frase Politics Hub si presenta a chiunque visiti il suo sito, e per una buona ragione: il desiderio di promuovere un confronto onesto e informato è stato il motore dell’associazione fin dai suoi inizi. Il Caffè Politico nasce proprio come tentativo di rendere quanto più concreto possibile questo auspicio: delle serate aperte a chiunque voglia partecipare, in cui ognuno può presentare la sua opinione e ascoltare quella degli altri in un ambiente rispettoso e costruttivo.

Per inaugurare questo formato non poteva esserci argomento migliore se non l’elezione della più alta carica dello Stato: un argomento spesso chiacchierato, ma raramente analizzato a fondo. L’incontro, tenutosi la sera del 21 febbraio nel Maniero di Sant’Erasmo, voleva colmare questa mancanza. Più di 30 persone, attratte dall’iniziativa, si sono presentate, entusiasti di poter dire la loro e pronti a scoprire nuove prospettive. La riflessione, guidata dal Vicepresidente di Politics Hub Alessandro Lupi, si è presto diretta verso la condotta dei partiti nel presentare i propri candidati. Constatata l’impossibilità per tutte le forze politiche di scegliere autonomamente chi portare al Quirinale, tutti si sono trovati d’accordo nel dire che mancava la volontà di trovare una scelta condivisa: seppur con varie sfumature, l’opinione più diffusa era che né la condotta del centrodestra, né quella del centrosinistra erano ideali. Dopo dei brevi approfondimenti sul correntismo e sulla polarizzazione dei partiti e sull’uso di tattiche più o meno corrette nella partita per il Quirinale, il dibattito è virato sull’influenza che il rapporto tra comunicazione e politica ha giocato nelle votazione per la Presidenza della Repubblica. Molti hanno affermato che la continua ricerca dello slogan e del titolo ad effetto, imprescindibile per molti leader in un clima di perpetua campagna elettorale, abbia di fatto reso indifendibile per molte forze politiche la possibilità di un compromesso. A peggiorare questa tendenza ha sicuramente contribuito la tendenza dei social network a creare le famose echo chambers, dove la mancata esposizione a opinioni contrarie porta l’utente a polarizzarsi sempre di più. A dividere però il gruppo era la modalità da scegliere per contrastare questo fenomeno: se alcuni chiedevano cambiamenti strutturali dei social media che favoriscano un clima politico più costruttivo, altri credevano che l’educazione dei singoli all’uso consapevole dei social media fossero uno strumento più efficace e più giusto, anche per non demonizzare piattaforme che hanno portato con sé molti benefici. Su questa riflessione sui moderni mezzi di comunicazione e il loro impatto sul rapporto tra cittadini e politica si è chiusa la serata, a detta di tutti molto proficua.

Visto il successo riscosso dalla serata inaugurale, Politics Hub non ha voluto esitare nel puntare nuovamente su questo formato: è infatti in programma per il 2 marzo un secondo Caffé Politico sul tema più che mai pressante della guerra in Ucraina. L’importanza di questa e delle future serata è chiara a tutti i soci di Politics Hub: soltanto un dialogo costruttivo e informato potrà portare una nuova consapevolezza in una cittadinanza sempre meno attiva e un tanto atteso rinnovamento in una politica sempre più in crisi.


Mathias Caccia


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