top of page

Elisabetta II: un simbolo di stabilità per la nazione?

Aggiornamento: 17 mag 2023

Il Regno Unito fu ed è una monarchia. Ma lo sarà anche in futuro?


L’Inghilterra, sin dalle proprie origini, è sempre stata una monarchia: in più di un millennio di storia tuttavia gli inglesi non hanno sempre avuto una visione idilliaca della loro forma di governo. Ciò nonostante, il popolo inglese è sempre stato affezionato alla corona e alle sue tradizioni, di cui alcune risalenti persino al periodo medievale.


A riprova di ciò il 2 giugno è stato dato il via alle celebrazioni del Giubileo di Platino, in occasione del settantesimo anniversario dell’incoronazione della regina Elisabetta II.

L’origine del Giubileo è attribuibile alla tradizione dapprima giudaica e successivamente cristiana; provenendo dalla parola “jubilare”, che significa gridare di gioia, esso coincide con l’Anno di Cristo, indetto per la prima volta nel 1300.

Il Giubileo della regina tuttavia non ha alcuna attinenza con i significati originariamente ecclesiastici delle celebrazioni: esso coincide piuttosto con una serie di giornate dedicate ai festeggiamenti per Elisabetta II, in onore suo e del suo lungo regno.


La regina, a capo del regno più longevo della storia britannica, festeggia quest’anno il quarto Giubileo, successivamente a quello d’Argento del 1977, d’Oro del 2002 e di Diamante del 2012.

La celebrazione di quest’anno è consistita in festeggiamenti distribuiti lungo 4 giornate, tra cui una parata in onore del compleanno della regina, una gara ippica, un concerto ed una ricca giornata conclusiva alla quale prenderanno parte non solo i britannici ma anche diverse città dei paesi del Commonwealth.

L’affetto del popolo nei confronti di questa tradizione e della regina stessa è evidente: tutte le manifestazioni legate alla corona e le vicende che riguardano la famiglia reale sono oggetto di pieno interesse da parte dei britannici. Ciò è dimostrato in primis dall’enorme affluenza che si è verificata ai festeggiamenti degli scorsi giorni, ed in secondo luogo dai dati offerti dal Centre for Retail Research: la società di Norwich, che si occupa di ricerche di mercato, ha stimato che in occasione della celebrazione gli inglesi avrebbero speso oltre 330 milioni di euro in regali a tema e souvenir.


Questo rapporto idilliaco potrebbe però non durare per sempre: molti segnali ci dicono infatti che soprattutto la parte più giovane della popolazione vi si sta allontanando.

Malgrado l’attaccamento alla regina da parte del popolo britannico, definita dalla Press Association come “simbolo di stabilità per la nazione”, i dati più recenti testimoniano un emergente distacco dalla corona.

Bisogna sottolineare che, seppure nella costanza del volto di Elisabetta, in queste sette decadi la monarchia britannica è profondamente cambiata: salita al trono di un vastissimo impero, poi dissoltosi sotto le spinte della decolonizzazione, la sovrana regna oggi su 15 Paesi. Con il passare dei decenni anche la posizione delle generazioni più giovani è mutata, dimostrando che la tendenza dei più è quella di andare verso una forma di governo differente, come la repubblica.

Guardando al futuro dunque è evidente un sentimento quasi di ostilità verso la famiglia reale, specialmente nei confronti di coloro che sono destinati al trono (Kate e William), a cui i giovani prediligono Harry e Meghan. Eppure l’idea che maggiormente traspare nelle opinioni espresse dalle nuove generazioni è proprio quella di un cambiamento al vertice; ciò è testimoniato da una recente sondaggio di YouGov, secondo il quale il 41% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni vorrebbe eleggere il Capo di Stato, mentre solo il 31% sarebbe favorevole allo status quo.


La monarchia britannica ha sempre costituito un punto di riferimento per il popolo inglese, ma sembra soffrire i cambiamenti della società e l’avversione da parte dei più giovani.

Soltanto il futuro potrà realmente sapere se la monarchia saprà reggere ancora una volta alla prova del tempo.


Giulia Tirinnanzi


Fonti:





Post recenti

Mostra tutti
bottom of page